Zungoli – Castello dei Susanna
Datazione: IX secolo
Muto testimone della storia dei suoi signori
La fondazione di una prima roccaforte nel territorio di Zungoli è attribuita ad un certo Leander Juncolo o Curolo, capitano normanno, dal cui nome deriverebbe anche quello del comune. Durante il Medioevo il feudo e il castello passarono per le mani di diversi signori e nobili famiglie, fino a giungere, intorno al 1526, in quelle di Francesco Loffredo, i cui discendenti ne mantennero il possesso fino all’abolizione della feudalità per poi cederlo alla famiglia Susanna dei Marchesi di S. Eligio, attuali comproprietari. Proprio sotto la signoria dei Loffredo il castello fu trasformato in dimora gentilizia, anche se già in precedenza aveva subito alcune modifiche. Almeno fino all’epoca aragonese il castello presentò inalterato lo schema a pianta quadrata con quattro torri angolari di forma cilindrica su base scarpata. La struttura presenta, oggi, un ingresso costituito da una scalea racchiusa tra due ali semicircolari, che delimitano un grande cancello in ferro battuto. Il portale immette in un androne sulla cui volta a botte è dipinto lo stemma dei marchesi Susanna. Il cortile interno è pavimentato in pietra, con motivo centrale a spina di pesce e una balconata che corre lungo i quattro lati. Nell’angolo nord si trova una piccola cappella con altare in marmo. Dal cortile, tramite uno scalone, è possibile accedere agli ambienti residenziali del secondo piano, tra i quali spicca il salone con camino monumentale.
Il territorio
Zungoli, un tempo conosciuta come Castrum Curoli, vanta origini molto antiche che possono essere ricondotte all’età Eneolitica. Diversi sono i reperti di epoca romana rivenuti nell’area: edicole funerarie, iscrizioni, monete e un cippo militare che attesta il ripristino della via Herculea voluto dall’Imperatore Marco Aurelio. Di particolare bellezza è il centro storico, con i palazzi Caputi, Januzzi e Annichiarico-Petruzzelli e gli edifici religiosi come la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Nicola. Di grande interesse è anche il Convento di San Francesco, edificio su due piani risalente al 1591 che conserva un suggestivo chiostro con cisterna posta al centro, rimasto per lo più immutato. La chiesa annessa al convento custodisce pregevoli opere pittoriche, tra cui la tela raffigurante “San Francesco in estasi tra due angeli”, attribuita alla scuola napoletana del Seicento. Molto particolare è il sottosuolo di Zungoli, dove si snodano centinaia di cunicoli e grotte di tufo, risalenti al IX e al X secolo e utilizzate sin da allora come cantine e depositi. Qui si pratica l’affinatura di formaggi locali come il caciocavallo podolico e il caciomolara, che assieme all’olio rappresentano le produzioni tipiche più pregevoli del comune irpino.
Come arrivare a Zungoli
Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Grottaminarda, proseguire per SP ex SS91, seguire la segnaletica.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA, direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Grottaminarda, proseguire per SP ex SS91, seguire la segnaletica.