Casalbore

Casalbore, un luogo di naturale bellezza

Casalbore, il cui nome deriva da Casali Albuli, con riferimento alla pietra bianca locale utilizzata nelle costruzioni, sorge al confine con la provincia di Benevento, lungo il percorso del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. L’area è abitata sin dall’antichità, come testimoniano i preziosi reperti archeologici del Tempio Italico (VI-V sec. a.C.), unico edificio templare di età sannitica conosciuto in Irpinia, e i resti della necropoli sannitica in Località Spineto. Nel Medioevo il borgo si sviluppò attorno alla Torre Normanna, nucleo centrale dell’apparato difensivo. Il centro storico conta la presenza di diversi edifici signorili, impreziositi da portali in pietra e finestre di ispirazione gotica. Tra gli edifici religiosi: il Monastero di Santa Maria della Misericordia, custode di una tela settecentesca raffigurante la Madonna della Misericordia tra San Domenico e altri Santi, e la Chiesa di Santa Maria dei Bossi, di epoca alto-medioevale, costruita utilizzando anche le strutture murarie di un monumento funerario risalente al II secolo d.C. Casalbore è noto anche come “il paese delle cinquanta sorgenti” per la ricchezza delle sorgenti d’acqua presenti sul suo territorio ricco di verde ed è rinomato per le produzioni tipiche, quali: i caciocavalli e i Pecorini Laticauda, prodotti con il latte dell’omonima razza ovina, una preziosa biodiversità locale, oltre che per la produzione di carni marchigiane e di salumi provenienti dai suini allevati in loco.

Consulta l'Offerta Didattica