Tufo – Castello di Tufo

Tufo – Castello di Tufo

Datazione: periodo longobardo

Un maniero lungamente conteso

È impossibile stabilire la datazione precisa della fondazione dell’edificio, anche se essa è legata al nome di Aione II, principe longobardo che, nell’888, ritenendo il territorio circostante un luogo di importanza strategica per la difesa dei suoi domini, decise di costruirvi la torre, con funzioni di avvistamento e di difesa, da cui prenderà il nome il comune di Torrioni, per lungo tempo casale di Tufo. L’importanza del sito crebbe con il passaggio di Benevento allo Stato della Chiesa e con la successiva ascesa del Regno di Napoli, poiché esso veniva a trovarsi in un’area molto importante per i collegamenti tra Napoli e le Puglie. E proprio a causa della sua posizione il castello, fu al centro di diverse contese, come la guerra tra Gugliemo, duca di Puglia, e Giordano, conte di Ariano, o l’assedio condotto da Roberto di Montefusco. In epoca normanna il castello subì diverse modifiche, anche se oggi non ha conservato molto dell’aspetto di quel periodo, presentandosi per lo più con le modifiche effettuate nel XVI secolo, quando fu trasformato in residenza signorile, con l’aggiunta di corpi di fabbrica e muri esterni. Nel corso del XIX secolo fu frazionato in diverse piccole proprietà indipendenti, le quali inglobarono alcuni tratti delle mura esterne nei basamenti tufacei di abitazioni private, ricavate dalla struttura originaria. Attualmente presenta una pianta quadrangolare irregolare, con ancora visibili tre torri a pianta circolare e gran parte della cortina muraria.

Il territorio

Tufo sorge su di una collina di origine tufacea, da cui prende il nome, posta ai piedi del Monte Gloria, vicino al corso del fiume Sabato, in un territorio ricco di acque e sorgenti, segnato da vigneti e boschi. La nascita del borgo si deve ai Longobardi che costruirono il castello consentendo il formarsi del primo nucleo abitato. Il centro storico si caratterizza per la presenza di diversi palazzi signorili caratterizzati da artistici portali. Tra questi si distingue Palazzo Di Marzo, situato all’ingresso del paese. All’edificio si accede grazie ad uno scalone in pietra che conduce ad un’imponente facciata affiancata da un’alta torre cilindrica. Altro simbolo della storia di Tufo è il cosiddetto Mulino Giardino, sede di un complesso di archeologia industriale che ospita le miniere di zolfo scoperte da Francesco Di Marzo nel 1886. Grazie a questa scoperta Tufo divenne, fino agli anni ’60, uno dei centri estrattivi più importanti del Sud Italia. Meta di pellegrinaggio sin dall’XI secolo è la Grotta di San Michele, all’interno della quale vi è una sorgente d’acqua che sgorga da una grotta più piccola situata nella parte posteriore. Tufo, infine, dà il nome al pregiato vino Greco di Tufo, cui è riconosciuto il marchio DOCG.

Come arrivare a Tufo

Da Roma: Autostrada A1 MI – NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, continuare su SS7 seguire la segnaletica.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, continuare su SS7 seguire la segnaletica.

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