Summonte – Torre Angioina
Datazione: XI – XII secolo
Nel cuore del Partenio
La Torre Angioina di Summonte è parte di un sistema difensivo che rappresentò uno dei punti fortificati più avanzati dell’Avellinese. Conquistato e distrutto, nel 1134, da Ruggero II, fu ricostruito secondo il modello del balium. Con il termine balium (o ballium, o baglio) si intende un recinto di forma quadrata, rettangolare o trapezoidale formato da mura di non grande altezza, rafforzate agli angoli da piccole torri a sezione circolare o quadrata. All’interno di questo recinto vi era un’ampia corte circondata da pochi ambienti di ridotta profondità, accostati alle difese perimetrali. In epoca angioina la struttura fu trasformata in una torre d’avvistamento, abbandonando così il modello del balium ritenuto troppo vulnerabile. L’elemento superstite di questo originario sistema difensivo è proprio la torre anche se, di recente, sono state rinvenute anche strutture risalenti all’epoca normanno-sveva. La torre si compone di cinque livelli. Al piano terra vi era una cisterna utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana e locali adibiti a dispensa. Lungo le pareti del primo piano si nota, invece, una serie di feritoie chiuse con infissi di legno, destinate all’illuminazione e all’aerazione dell’am-biente. Il secondo piano, leggermente più ampio, presenta le stesse caratteristiche del primo, anche se al posto delle feritoie presenta una sola apertura. Al terzo piano sono presenti sei monofore ad arco policentrico. Al di sopra vi è, infine, una terrazza panoramica.
Il territorio
Summonte deve il suo nome, derivante dal latino sub monte (sotto il monte), proprio alle sue caratteristiche geografiche che lo vedono collocato alle pendici del Monte Vallatrone. Il comune ha origini molto antiche, come dimostrano le tombe irpine ritrovate in località Cappella, e le notizie dello storico Iannacchino. A testimoniare il passato medioevale del paese vi è la Torre, che oggi ospita il Museo Civico, dotato di una ricca collezione di armamenti, da visitare per concedersi un emozionante tuffo nel passato. Luogo d’arte per eccellenza è, invece, la Chiesa dell’Annunziata, costruita nel 1597 e oggetto di successive ristrutturazioni che le hanno fatto perdere le originarie forme barocche. Meritano particolare attenzione anche gli edifici signorili come Palazzo della Marchesa e Palazzo De Cristofaro e il suggestivo Arco di San Nicola, una delle antiche porte che permettevano l’accesso al borgo. Summonte si distingue per il suo patrimonio naturalistico, valorizzato dal cosiddetto Percorso Ambientale che conduce dal Centro Visite Urupetra sino a Campo San Giovanni, lungo un itinerario nel verde, lungo il quale è possibile anche la pratica di sport all’aperto, dal trekking alle passeggiate a cavallo e in mountain bike, fino al fitness.
Come arrivare a Summonte
Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Avellino Ovest, proseguire per SP ex SS374, seguire la segnaletica.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA, direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Avellino Ovest, proseguire per SP ex SS374, seguire la segnaletica.