Nusco – Castello Longobardo

Nusco – Castello Longobardo

Datazione: IX secolo

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Il centro storico di Nusco si sviluppò attorno al castello di origine longobarda, edificato presumibilmente attorno al IX secolo, in posizione dominante tra le valli dell’Ofanto e del Calore. Dell’originaria struttura oggi sono visibili solo alcuni ruderi, sufficienti però a lasciare intuire quanto dovesse essere imponente la fortificazione.
Oltre ai resti delle mura, spiccano quelli della torre-mastio e dei lati esposti a nord. Nel 1908 le autorità procedettero ad un parziale abbattimento delle mura compromesse dai ripetuti eventi sismici.

Il territorio

Nella parte meridionale dell’Irpinia, Nusco sorge sulla sommità di un territorio montuoso che, diramandosi dal Montagnone di Nusco, segna la linea spartiacque tra le alti valle dell’Ofanto e del Calore. Il comune viene anche chiamato “balcone dell’Irpinia” a causa della sua posizione privilegiata da cui si può godere di un vasto panorama che si estende su buona parte della provincia. Il territorio di Nusco è ricco di pascoli, boschi e vigneti che conferiscono a tutta l’area circostante l’aspetto di un vero e proprio piccolo paradiso. La tradizione storiografica locale vuole che, intorno al 1080, Amato, figlio dell’arciprete Landone, sia stato nominato primo Vescovo di Nusco, circa allo stesso periodo risalgono le prime notizie ufficiali riguardanti il paese.
Il borgo di Nusco divenne un centro importante e inespugnabile grazie alle sue fortissime mura, infatti lo stesso Guglielmo, ultimo duca di Puglia, nel 1122 vi si rifugiò per sfuggire ad un esercito nemico che assediò la città senza però riuscire ad espugnarla. La storia civile del paese è strettamente collegata a quella religiosa, infatti sulla cattedra vescovile nuscana si sono succeduti ben 67 vescovi fino al 1986. Proprio per questo motivo l’abitato è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici religiosi tra cui spicca l’imponente Cattedrale, al suo interno ricca di opere d’arte. Numerosi e degni di nota sono anche i vari palazzi gentilizi facilmente individuabili tra le vie del borgo, l’Archivio della Curia vescovile e la Biblioteca del Seminario vescovile.
Il territorio di Nusco rientra nell’aria di produzione del caciocavallo Silano, si produce, oltre a carni pregiate e formaggi gustosi, anche la castagna di Montella e una particolare varietà di mela chiamata Capodiciuccio.

Come arrivare a Nusco

Da Roma: Autostrada A1/E45 in direzione di SS132 a Caianello. Uscita Caianello e continuare fino a Benevento. Prendere il Raccordo di Benevento e continuare su A16/E842 in direzione di E841 a Manocalzati. Uscita Avellino Est e continuare poi su SS7bis fino a Nusco.
Da Bari: Autostrada A14 e A16/E842 fino a Lacedonia. Uscita Lacedonia e proseguire su SS303, SS425 fino a Sant’Angelo dei Lombardi. Uscita verso Ofantina da SS400 e proseguire fino a Nusco.

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