Monteverde Irpino – Castello Grimaldi

Monteverde Irpino – Castello Grimaldi

Datazione: IX secolo

Una roccaforte a guardia della valle

Costruito dai Longobardi in posizione dominante sulla valle sottostante attraversata dai fiumi Ofanto e Osento, il castello di Monteverde Irpino sorge su di un colle che di sicuro, già in epoca sannitica, aveva ospitato strutture difensive. Del castello si hanno notizie certe per la prima volta da una pergamena risalente all’897, in cui si attesta che Monteverde disponeva di un edificio fortificato. Nonostante nel castello abbiano dimorato diverse nobili famiglie, a lasciare le tracce maggiori fu senza dubbio la famiglia Grimaldi di Monaco, di cui ancora oggi l’edificio reca il nome. Il castello, assieme al territorio di Monteverde e altri feudi, fu donato, nel 1532, dall’imperatore a Onorato I Grimaldi, principe di Monaco, in cambio della fedeltà sua e dei suoi successori. L’edificio si presenta ancora oggi con l’originaria forma trapezoidale che, nel corso dell’epoca medioevale, fu completata con l’aggiunta di quattro torri angolari, di cui due cilindriche e due quadrate. Il castello fu successivamente restaurato tra il XV e il XVI secolo, senza che comunque ne venisse modificato l’impianto originario. Il castello fu quasi interamente ricostruito a seguito del terribile terremoto del 1851, senza perdere però l’impianto aragonese derivante dalle modifiche effettuate nel Quattrocento. All’interno sono ancora visibili le feritoie e le finestre rettangolari, mentre all’interno si trova una cappella che conserva un altare, un’acquasantiera e alcuni affreschi.

Il territorio

Adagiata su tre colli immersi nel verde, Monteverde deve il suo nome alle bellezze naturalistiche del luogo in cui sorge. I resti di opere murarie ritrovati in località Serro dell’Incoronata indicano che l’area era abitata, in origine, da popolazioni sannite, anche se il primo nucleo abitato si sviluppò a seguito delle invasioni longobarde. Dalla fine dell’XI secolo e fino al 1818 Monteverde fu sede episcopale. A questo periodo risalgono il Palazzo Vescovile e la Chiesa di Santa Maria di Nazareth che, nel 1531, anno dell’unione della diocesi di Monteverde con la diocesi di Canne della Battaglia e di Nazareth in Palestina, aveva le funzioni di Cattedrale. L’area è interessata dalla presenza di una rigogliosa foresta, che si estende per oltre 450 ettari lungo il fiume Ofanto. Si tratta della Foresta Mezzana, un luogo incontaminato dove tra gli arbusti autoctoni si aggirano cinghiali, volpi, rapaci e tante specie di volatili, tra cui anche la rara cicogna nera. Molto suggestivo è poi il Lago di San Pietro, bacino artificiale che riceve le acque dal torrente Osento in un contesto di grande pace e tranquillità. Il territorio ha un’antica vocazione cerealicola che di recente ha dato vita ad una piccola produzione di birra artigianale.

Come arrivare a Monteverde Irpino

Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Lacedonia, proseguire per SP284, seguire la segnaletica.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Lacedonia, proseguire per SP284, seguire la segnaletica.

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