Montefredane – Castello Caracciolo
Datazione: XI secolo
Parte di un antico sistema difensivo
Il castello, che prende il nome dagli ultimi feudatari del paese, sorge su una collina attorno alla quale andò a svilupparsi il borgo medioevale e viene menzionato per la prima volta nel 1152, nel Catalogus Baronum, come proprietà di un certo Roberto de Tufo, suffeudatario del conte di Avellino Ruggiero de Aquila. La fortificazione ebbe una notevole importanza in epoca medioevale, come parte di un sistema difensivo che comprendeva i castelli di Summonte, Capriglia Irpina, Grottolella, Montefusco, Montemiletto e Manocalzati, il Castello Caracciolo, tanto da essere menzionato anche da geografi arabi. Fu proprietà di diverse nobili famiglie, tra cui i Baldini, i Brancaccio, i Ferilli, i Gesualdo e i Ludovisi. Tra il 1600 e il 1700 l’originaria struttura fu trasformata in dimora gentilizia. All’edificio, che si affaccia in parte sulla piazza centrale del paese, si accede passando sotto l’arco del campanile annesso alla chiesa di Santa Maria del Carmine, costruita sulla base di una delle massicce torri poste ai vertici dell’originaria pianta trapezoidale del castello. Un’altra di queste torri è visibile solo in parte nei pressi di Casa Rega. Il castello è stato oggetto di un profondo intervento di restauro che ha però consentito il recupero delle due restanti torri. Il castello possedeva anche cisterne per l’acqua, ancora visibili, e una neviera. In un avvallamento naturale è stato ricavato un anfiteatro destinato a fini culturali e ricreativi.
Il territorio
Montefredane sorge sulle colline che si affacciano sulla Valle del Sabato, in un territorio ricco di verde e di acque. La nascita dell’abitato di Montefredane risale al VI secolo, anche se in località Arcella sono state rinvenute testi-monianze archeologiche di epoca sannita. Punto centrale del comune, oltre al castello, è la Parrocchiale di Santa Maria del Carmine con il suo campanile. Edificata nel XV secolo, la chiesa oggi presenta l’aspetto conseguente ai rifacimenti di epoca posteriore. Al XV secolo risale anche una cripta rinvenuta sotto la canonica. Altri importanti edifici sono l’ex Abbazia di Maria SS. di Costantinopoli, risalente al XVI secolo e attualmente sede del municipio, e l’adiacente ex Chiesa della Santissima Vergine Addolorata, risalente al XVIII secolo. Poco fuori dal nucleo principale di Montefredane sorge invece la Cappella di Santa Maria della Pietà, che custodisce un affresco settecentesco in cui è raffigurato il borgo dell’epoca come sfondo del dipinto dedicato all’Addolorata. Il territorio, oltre che per le valenze naturali e per la ricchezza di acque, si caratterizza per la presenza di vigneti, soprattutto di uve Fiano.
Come arrivare a Montefredane
Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, proseguire per SS7bis, seguire la segnaletica.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA, direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, proseguire per SS7bis, seguire la segnaletica.