Melito Irpino – Castello Normanno
Datazione: incerta
Un castello che domina il centro storico
Il centro storico di Melito Irpino è dominato dalla mole del suo castello che si erge senza fondazioni sulla roccia, su una piccola altura, che sovrasta la sottostante valle. L’origine del castello è piuttosto incerta: era di sicuro già esistente al tempo della conquista normanna e il primo riferimento storico ufficiale risalirebbe al 1062 o al 1298.
La forma romboidale irregolare della costruzione, con un corpo centrale allungato e torri angolari circolari (una sola quadrata), indicherebbero un’origine longobarda, presentando i castelli normanni tipicamente forma quadrata, ipotesi avvalorata dalla presenza in Irpinia di analoghe costruzioni attribuite a questo popolo barbaro.
Il castello, con una spessa muratura in pietrame per lo più locale, era difeso da un fossato, visibile fino a poco tempo fa, da mura e da un avancapo, detto il barbacane (la zona intorno al castello viene ancora oggi ricordata in dialetto col nome di Varvacale). In prossimità del castello, ad una cinquantina di metri, si ergevano le antiche porte, di cui oggi rimangono solo le grosse buche dove venivano issate barre di ferro o legno usate per chiuderle. La struttura è stata fortemente compromessa da diversi eventi, quali la sua distruzione parziale dovuta alle lotte per il suo possesso, manomissioni intervenute nel corso del tempo e incendi, tra cui quello del 1779, a seguito del quale si effettuarono delle riparazioni che fecero perdere al castello i suoi caratteri principali. Il terremoto 1962 rese pericolante il castello, e a seguito di questo evento la parte più antica della struttura venne abbattuta, assieme all’unica torre quadrata e ad una torre circolare.
Il territorio
L’antico sito di Melito Irpino sorgeva presso la riva destra dell’Ufita, è circondato da coltivazioni di vitigni che producono uva di prima qualità da trasformare in vino, vanto e tipicità della zona; tracce dell’esistenza del vecchio abitato furono rinvenute solo nel 1880. Grazie agli scavi del sign G. Pecori furono trovati vari sepolcri, ritenuti di epoca romana, un tempietto, e alcune abitazioni oltre vari reperti come anfore lapidi e monete romane.
Il borgo medioevale viene citato per la prima volta nel XII secolo in epoca normanna; nel 1239 Ferdinando II d’Aragona affidò il comune a Landolfo di Grottaminarsa. Melito fece altresì parte della Baronia del Conti di Gesualdo, fu anche feudo dei conti di Ariano, dei Della Marra, dei D’Aquino, dei Caracciolo, dei Pagano fino all’abolizione della feudalità. Borgo piccolo e tranquillo, nel 1962 venne colpito da un violento sisma e successivamente, sembrerebbe per apparenti cause di sicurezza, venne interamente raso al suolo, salvo per fortuna il castello e la chiesa di S. Egidio. Anche il tracciato delle vecchie strade è andato perso, salvo i tratti rimasti pavimentati con basalto e ciottoli.
Come arrivare a Melito Irpino
Da Roma: Autostrada A1/E45 in direzione di SS132 a Caianello. Uscita Caianello e continuare fino a Benevento. Prendere il Raccordo di Benevento e A16/E842 in direzione di SP36 a Grottaminarda. Uscita Grottaminarda e continuare su SS90 fino a Melito Irpino.
Da Bari: Autostrada A16/E842 in direzione di Strada Provinciale 36/SP36 a Grottaminarda. Uscita Grottaminarda e prendere SS90 fino a Melito Irpino.