Castelvetere sul Calore – Castello Longobardo

Castelvetere sul Calore – Castello Longobardo

Datazione: periodo longobardo

Un castello fuso nell’abitato

Castelvetere sul Calore deve il suo nome proprio alla presenza del castello, posto nella parte più alta dell’abitato, ai piedi del Monte Tuoro, e collocato accanto alla chiesa Parrocchiale dell’Assunta, che pare abbia inglobato parte dell’originario edificio longobardo. Pur non conoscendo la data precisa della sua epoca di fondazione, sappiamo da un documento che Siconolfo, Conte di Conza, nel 991 donò i beni posseduti a Castelvetere al monastero benedettino di Salerno; mentre, nel 1094, la terra di Castelvetere e dunque il suo castello vennero ceduti all’Abbazia di Santa Sofia di Benevento da Ugone, Conte di Boiano. Dopo essere stato proprietà di alcuni potenti signori locali, il castello passò nelle mani dei della Leonessa, dei Filangieri, dei Caracciolo e infine dei Gesualdo. Da questi, per eredità matrimoniale, arrivò ai Ludovisi che, dopo alterne vicende lo vendettero ai Beaumont. Il castello ha subito diverse modifiche e rimaneggiamenti nel tempo che ne hanno alterato profondamente l’aspetto originario oltre che la destinazione d’uso, trasformandolo da fortezza a residenza signorile. La struttura odierna presenta una pianta rettangolare ed è articolata su due livelli. Diverse parti del castello, tuttavia, sono oggi inglobate all’interno di edifici civili e religiosi, come, ad esempio, una torre divenuta parte integrante di abitazioni private. Questa peculiarità regala suggestivi scorci, come quelli offerti da vie e corridoi coperti da archi e volte a botte.

Il territorio

L’abitato di Castelvetere è affiancato dal corso del fiume Calore, dal quale prende anche parte del toponimo che lo differenzia dal comune omonimo situato in Val Fortore. Castelvetere ha avuto una lunga storia medioevale, spesso legata a quella del vicino comune di Montemarano, con cui ha condiviso le sorti delle varie famiglie feudali che hanno dominato l’area. Fortemente legato alla storia del paese è la leggendaria apparizione della Madonna delle Grazie, patrona del paese, descritta in un antico manoscritto, in cui si evince che, prima del 1065, il nome originario del centro era Castello di Santa Maria, dovuto proprio all’apparizione della Vergine a un’anziana contadina, alla quale fu chiesto di far costruire una chiesa. La contadina rivolse la richiesta ai feudatari che fecero erigere la cappella attorno alla quale, successivamente, sarebbe sorta la chiesa che ancora oggi si può ammirare nel centro di Castelvetere. Il borgo ospita molti altri antichi edifici religiosi, come la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, e alcuni palazzi storici, mentre all’ingresso del paese si trova la Fontana dello Zoppo, antico lavatoio pubblico. Castelvetere sul Calore è un territorio a forte vocazione vitivinicola, in particolar modo per le uve Aglianico.

Come arrivare a Castelvetere sul Calore

Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, proseguire per Via Ofantina/SS7 fino a Castelvetere sul Calore.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TA direzione Bologna, proseguire su A16. Uscita Avellino Est, proseguire per Via Ofantina/SS7 fino a Castelvetere sul Calore.

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