Ariano Irpino – Castello Normanno

Ariano Irpino – Castello Normanno

Datazione: periodo longobardo

Dove si è fatta la storia del Sud Italia

Il Castello Normanno di Ariano Irpino sorge in una posizione strategica facilmente difendibile, grazie alle barriere naturali, agli scoscendimenti e ai dirupi che lo circondano. Le sue antiche origini sono attestate da un documento risalente all’892 e custodito nella Badia di Cava de’ Tirreni. Il castello fu al centro di diversi assedi e battaglie che evidenziarono la sua inespugnabilità dovuta, oltre che alle condizioni geografiche del luogo, anche alla rete di vie sotterranee che si estendeva al di là delle mura. Nel 1139 Ruggero II, non riuscendo ad espugnare il maniero, devastò tutte le terre circostanti, anche se poi, nel 1140, entrò da vincitore nella città. Proprietà di illustri famiglie tra cui gli Sforza, i Gonzaga e i Carafa, il castello subì importanti rifacimenti nel corso del XVI secolo, per poi essere abbandonato già nella prima metà del XVII secolo. Dell’originaria costruzione a pianta trapezoidale sono visibili, oggi, quattro grandi torri angolari, costruite con blocchetti squadrati di tufo, collegate tra loro attraverso corridoi ricavati nello spessore dei bastioni e dotate ancora delle cortine murarie. Nel 1992, gli scavi archeologici effettuati all’interno dell’area delimitata dal circuito difensivo, hanno portato alla luce la cosiddetta Torre Grande, di forma quadrangolare, cui si accedeva tramite un ponte levatoio. Il castello è oggi circondato dal verde dell’antica villa comunale, dalla quale si gode di un suggestivo panorama.

Il territorio

La città, che probabilmente deve il suo nome al termine latino tardo medioevale ayrale, “luogo incolto, disabitato”, sorge su tre colli che dividono la Valle del Miscano da quella dell’Ufita. Fu abitata sin dalla preistoria, come testimoniano i reperti custoditi nel Museo Archeologico di Palazzo Anzani, mentre alle epoche successive risalgono i resti della città di Aequum Tuticum. Durante il Medioevo Ariano ha ospitato uomini potenti e importanti eventi storici, come l’Assise voluta da Ruggiero II, con cui il dux Apuliae et Siciliae consacrò la nascita del futuro Regno delle Due Sicilie. Il ricco passato di Ariano Irpino è raccontato anche negli altri musei disseminati nella città: il Museo Civico e della Ceramica, dedicato alla tradizione artigiana locale, e il Museo degli Argenti, custode dei tesori della cattedrale. Quest’ultima risale all’XI secolo e deve il suo aspetto odierno alla ristrutturazione effettuata dal vescovo Tipaldi nel 1732. L’edificio conserva preziose reliquie ed opere d’arte, tra cui le Sacre Spine donate alla città da Carlo I d’Angiò. Numerosi sono i palazzi signorili che arricchiscono il centro storico; ricco è anche il territorio circostante grazie alla presenza di ampie aree coltivate soprattutto ad olivi.

Come arrivare ad Ariano Irpino

Da Roma: Autostrada A1 MI-NA direzione Napoli, proseguire su A16. Uscita Grottaminarda, proseguire per SS90 fino ad Ariano Irpino.
Da Bari: Autostrada A14 BO-TAdirezione Bologna, proseguire su A16. Uscita Grottaminarda, proseguire per SS90 fino ad Ariano Irpino.

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